Nizetich: Niente Mondiale, sarò a Novara con le mie compagne

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Tra le atlete che il 30 agosto inizieranno la preparazione agli ordini di Massimo Barbolini e del suo staff, ci sarà anche la schiacciatrice argentina Yamila Nizetich, che non parteciperà al mondiale giapponese. Una situazione dolorosa per l’atleta azzurra, che fino a pochi giorni fa della “seleccion” argentina era anche la capitana, che così si racconta: “Il CT della nazionale mi ha esclusa dalle convocate a seguito di un’intervista che ho rilasciato a una radio argentina. Non gli è piaciuto che io abbia detto che le cose non andavano bene, che non mi piaceva come stavamo giocando e che sarebbe servito lavorare di più per arrivare al meglio del Mondiale. Così, prima di un allenamento, mi ha convocata e mi ha detto di essere troppo arrabbiato e che se quello era il mio pensiero allora dovevo andare via, perché non facevo il bene della squadra”.

Una critica che la neo-azzurra respinge fermamente: “Sono veramente distrutta per quello che è successo, dopo la stagione in Italia non vedevo l’ora di disputare un grande mondiale per la mia nazione. La maglia della seleccion era, è e sarà sempre per me la più bella del mondo, la più importante. Per quella divisa, per il mio paese, ho dato tutto per quindici anni e non mi sarei mai aspettata di poter essere esclusa non per lo scarso rendimento o perché ritenuta non all’altezza, ma per una intervista. Di quella squadra ero il leader, il capitano, e quell’intervista voleva essere solo un’autocritica costruttiva per crescere e presentarci al meglio al Mondiale. Come ogni mia compagna, volevo rendere il nostro paese orgoglioso di noi. Non mi è stata data la possibilità di spiegare nulla, chi doveva decidere ha preferito mandarmi via senza un confronto, senza provare a capire che volevo il bene della squadra, dell’Argentina”.

Nell’amarezza del momento, Yamila cerca però di guardare avanti: “Non posso portarmi dietro questa tristezza, aspettando che qualcuno mi richiami. Non sarò al Mondiale, fa male ma me ne farò una ragione. Per fortuna so che sarò a Novara e ogni giorno mi sveglio pensando solo a questo, al fatto che presto potrò iniziare la mia avventura in azzurro, in un club cui devo davvero un sincero ringraziamento per il supporto che mi sta facendo sentire in questa situazione per me dolorosa. Non era scontato e sono riconoscente per questo”.

Ogni atleta professionista – conclude – sa che questi momenti possono capitare. Ora, purtroppo, è capitato a me e so che ne posso uscire più forte e lo farò. Il futuro? Se mi dovessero richiamare, il prossimo anno, sarò a disposizione, come sempre lo sono stata, per il mio paese, per la mia nazionale. Questo non è cambiato e non cambierà mai”.