Focus sugli sponsor: Eraldo Peccetti (Colines/B-Pack)

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AGIL Volley - Immagine non disponibile

Nuovo “focus” sugli sponsor azzurri, con l’approfondimento dedicato, questa volta, a Eraldo Peccetti, main sponsor di Igor Volley con le sue aziende Colines e B-Pack. Un sostenitore della prima ora del progetto, conquistato da un mondo nuovo e affascinante: «Non mi sono mai interessato del volley femminile – racconta – fatta eccezione per una finale Scudetto seguita anni fa. Poi non ho più seguito, fino a quando ho ricevuto l’invito di Fabio Leonardi a partecipare al progetto di rilancio del volley rosa a Novara nel 2012. Devo dire che mi è piaciuto moltissimo l’ambiente che ho avuto modo di conoscere, un ambiente genuino in cui tutte le componenti vivono a stretto contatto. Una realtà davvero piacevole, impreziosita dai valori portati avanti dall’Agil e dalle forti connotazioni sociali del progetto stesso». 

«Avevo già avuto modo in passato – prosegue – di sentir parlare dell’Agil e dei suoi valori, quando i miei figli si trovavano, da avversari, a giocare a pallacanestro al Pala Agil a Trecate. Anche se in un primo momento non avevo collegato tutto, quando poi ho conosciuto suor Giovanna e le altre suore impegnate in prima linea con la società, sono stato così colpito e conquistato dalla loro opera che ho anche accettato di entrare in società assieme ad altri sponsor amici. L’aspetto più bello? La serie A1 è fantastica ma sono orgoglioso del mio impegno di sponsor ogni volta che penso alla ricaduta sociale che questo progetto ha sul territorio».

Cosa l’ha colpita, in particolare, dell’ambiente volley? «L’educazione e la compostezza dei tifosi, sostengono la squadra ma non si sentono insulti, minacce, parolacce. Nei palasport si vedono le famiglie, ci sono i bambini che giocano liberamente vicino al campo. C’è un clima di festa costante, decisamente distante dagli isterismi e dalle esagerazioni del calcio. Mi ha colpito, poi, l’impegno profondo con cui tutti i dirigenti e le persone che gravitano attorno alla società svolgono quotidianamente il loro lavoro. C’è una partecipazione incredibile, si dedica un’attenzione profonda non solo all’aspetto sportivo ma anche a quello etico, umano». 

Un ambiente positivo come quello che si è creato anche tra gli sponsor stessi: «Oltre a squadra e dirigenza, c’è un altro “team” che lavora in amicizia e sintonia ed è quello composto da noi sponsor. Si è creata una rete di rapporti umani che si è tradotta, talvolta, anche in opportunità di business ma, soprattutto, si sono creati dei legami di amicizia e un clima disteso e sereno che ci consente di vivere nel migliore dei modi questa esperienza, sia quando le cose vanno bene dal punto di vista sportivo, sia quando magari ci sono dei problemi. Credo che la squadra lo percepisca, c’è un interscambio di valori positivi tra noi e loro e si sta creando un modello positivo che già, fuori Novara, cominciano a invidiarci. Il mio rapporto col volley? Mi sono appassionato, dopo le partite compio ricerche su internet per approfondire la carriera delle atlete o per scoprire i fondamentali. Poi, quando ho qualche curiosità particolare, chiedo direttamente a Luciano Pedullà che da buon “professore” è ben felice di rispondere alle mie domande».