Scopi

AGIL, una sigla che identifica l’impegno della nostra società sportiva:

A = amicizia G = gioia I = impegno L = lealtà

L’idea della società sportiva, nata nella stagione 1983/1984, è frutto di un impegno preso nei confronti dei giovani abbandonando il progetto di costruzione di una Casa per anziani per aggregare in una struttura tanti ragazzi che attraverso lo sport potessero crescere e formare un solido gruppo.

Questo era l’obiettivo iniziale e questo è stato il risultato finale tanto da costringere la neonata società a mettere da parte la piccola “palestrina” da dove si era cominciato e a investire sulla costruzione di un palazzetto che con gli anni ha visto realizzarsi intorno un vero e proprio centro sportivo con campi da beach volley e una struttura polivalente che permette la pratica di calcetto, basket oltre ai vari corsi di avviamento alla pallavolo.

 

Valori che assumono ancor più concretezza a partire dalla stagione 2002/2005: “AGIL: LO SPORT CHE CRESCE” è il progetto di rilancio di impegno e immagine sportiva. Un progetto che si pone come obiettivi:

  • proporre il modello di uno sport sano e pulito, in cui competizione e risultato convivano con quei valori umani ed etici particolarmente significativi per il mondo sportivo;
  • rendere il proprio settore giovanile competitivo;
  • ampliare il proprio bacino di utenza, tramite la collaborazione con alcune Società operanti nelle zone limitrofe.

 

Storia

L’AGIL Volley Trecate nasce nel 1983/84 grazie all’impegno di Suor Giovanna Saporiti, in comunità dall’età di 20 anni, e di Marilena Bertini, prima istruttrice di educazione fisica e poi suora all’età di 36 anni: entrambe avevano il desiderio di creare un centro di aggregazione per i giovani.

Il primo decennio: arriva la serie A2

L’iscrizione ai campionati federali avviene per la prima volta nella stagione 1989-1990 e inizia la scalata di promozioni dalla III° Divisione fino alla serie C. Acquistando i diritti del Pavic Romagnano Agil disputa anche il primo campionato di B1, nel 1994, ma l’esperienza si chiude con una retrocessione. L’allora General Manager Massimo De Stefano allestisce una squadra pronta alla risalita e anche per il salto di categoria e in tre anni, nella stagione 1997/1998 con il tecnico Massimo Pacifico arriva la promozione in serie A2 dopo 10 anni dall’ultima formazione piemontese: il Galup Pinerolo. Il campionato è impegnativo, la dimensione è tutta diversa: Agil chiude la stagione al terzo posto senza riuscire a salvarsi.

Gli anni 2000: l’ascesa alla massima serie

Con un ripescaggio la formazione novarese nella stagione 1999/2000 riparte dalla serie A2 con una formazione che ha l’età media più giovane di tutto il campionato: la società sceglie di puntare su giovani talenti che, guidati da Luciano Pedullà, sfiorano la serie A1 giocando la finalissima contro Imola e perdendo 3-2 in trasferta la decisiva gara 3.

La bella stagione è solo l’antipasto del trionfo di quella successiva: nella primavera del 2001 l’Agil di Pedullà mette a segno il “grande slam” con la conquista della promozione e prima della Tally Cup, la Coppa Italia; non solo, con un risultato così entra di diritto nel gotha della pallavolo nazionale (la doppietta finora era riuscita soltanto a Vicenza)

Dalla stagione 2001/2002 la squadra ha una nuova sponsorizzazione e prende il nome di Asystel Volley: la formazione continua la sua cavalcata e non solo mantiene la categoria, obiettivo del club, ma è vice campione d’Italia perdendo la finalissima contro Bergamo. Ed è proprio in questo momento che diventa sempre più caloroso il pubblico e si crea un bel movimento di tifosi intorno al club.

Bis in campionato nella stagione 2002/2003 per l’Agil, guidata dal tecnico Jenny Lang Ping: la squadra perde di nuovo la finalissima scudetto contro Perugia e conquista la tanto ambita Coppa Cev battendo Las Palmas.

Una data importante è il 2003: oltre ad Asystel Volley, che contempla unicamente la serie A, si solidifica l’attenzione nei confronti dei giovani con Agil Volley Trecate, due entità che si separano poi l’anno successivo con la creazione del progetto “Agil: lo sport che cresce” (2004/2005). I percorsi sono paralleli, Agil si occupa delle giovani atlete e con loro arriva a disputare la serie B2 nella stagione 2006/2007 per poi conquistare nel 2011-2012 anche la promozione sul campo in serie B1.

Un nuovo ciclo: Igor Volley nell’olimpo della pallavolo e i trofei

Nell’estate del 2012 nasce Igor Volley Novara e l’intento è quello di creare movimento in città, un sentimento sportivo che possa attrarre quanti più novaresi possibile, grazie all’impegno del patron Fabio Leonardi a guida di un gruppo di imprenditori illuminati: si crea una squadra meravigliosa, che si appassiona sempre più di sport, che dà linfa e nuove idee. Nel ruolo di direttore generale c’è Enrico Marchioni, viene acquisito il diritto sportivo di A2 e al primo tentativo, con Stefano Colombo alla guida, il neonato sodalizio vince il campionato di A2, conquistando il “pass” per la massima categoria. Nel corso della stagione successiva, alla guida della prima squadra torna Luciano Pedullà, che conduce la squadra neopromossa alla qualificazione alla Coppa Cev per l’anno successivo.

Agil intanto porta avanti il progetto della prima squadra e quello del settore giovanile: dal 2013 in poi la società allestisce squadre Under in ogni categoria, se non anche più di una squadra, dalla serie B1 fino alla serie Under 12 e poi tutto il minivolley. Si crea un unico movimento accomunato proprio da Amicizia, Gioia, Impegno e Lealtà. L’obiettivo è far crescere giovani talenti ed essere ai vertici della pallavolo. Tante le atlete uscite dal vivaio novarese e arrivate al palcoscenico della serie A: solo nell’ultima stagione, infatti, hanno debuttato tra le “grandi” quattro atlete provenienti dalle giovanili azzurre. Oltre a Federica Piacentini, anche Sara Fahr (Firenze, A1), Rebecca Piva e Sveva Parini (Ravenna, A2). Menzione a parte merita Alessia Populini, che in maglia Igor ha svolto tutta la trafila del vivaio, prendendo parte anche alla Supercoppa vinta nel 2017 e guidando, da capitano, la nazionale juniores al titolo Mondiale di categoria. Dopo due stagioni al Club Italia, tornerà a Novara per far parte in pianta stabile del team di A1. Alla guida dello staff in veste di direttore tecnico dal 2015 e da due anni prima per guidare le squadre di vertice del settore giovanile c’è Matteo Ingratta: la sua competenza e la sua passione contribuiscono a innalzare sempre più il livello delle squadre.

Dopo una sola stagione nella massima serie arrivano i trofei: nella stagione 2014/2015 la Igor cuce sulla maglia la prima Coppa Italia. Il 2014 è anche l’anno in cui a Novara arrivano Cristina Chirichella e Stefania Sansonna, destinate entrambe a diventare bandiere del club. E’ nella stagione 2016/2017 che la formazione, guidata da Marco Fenoglio consegna a società e città di Novara il primo storico scudetto!

Nel settore giovanile l’Under 18 conquista per la prima volta le finali nazionali e sale anche sul podio con la medaglia di bronzo, mentre la serie B1 dopo quattro stagioni non riesce a mantenere la categoria.  

Doppietta di trofei per la serie A l’anno successivo: arriva la seconda Coppa Italia e la prima Supercoppa Italiana sotto la guida di Massimo Barbolini. La 2017/2018 è una stagione positiva per il settore giovanile: arriva il titolo territoriale per tutte e tre le squadre Under 16, 17 e 18 e l’Under 16 per la prima volta conquista le finali nazionali a Bologna. La serie B2 mantiene la categoria.

La stagione 2018/2019 ha bisogno di una cornice davvero speciale, serie A e Giovanile scrivono pagine meravigliose di storia. La squadra, guidata da Massimo Barbolini, ottiene la terza Coppa Italia e il 18 maggio innalza nel cielo di Berlino la sua prima Champions League, un traguardo storico! Parallelamente la serie B2 disputa un campionato eccezionale e con due giornate di anticipo conquista la serie B1 e poi ottiene una storica medaglia d’argento alle finali nazionali!

La stagione 2019/2020 sarà difficile da dimenticare: causa epidemia da Covid-19 tutte le partite, dalla fine di febbraio, vengono sospese e poi poco per volta arriva l’ufficialità della chiusura dei vari campionati giovanili e competizioni nazionali e internazionali per la serie A1. Il terzo posto delle azzurre al momento dello stop vale la quinta qualificazione alla Champions League per il club). Anche se si gioca per pochi mesi la formazione di Barbolini scrive un’altra pagina di storia: quarto posto assoluto al mondiale per Club in Cina nel mese di dicembre, con la finalissima mancata solo per sfortuna e per uno scambio appena di differenza nella semifinale con l’Eczacibasi! Grande percorso anche in Champions League con la conquista per il terzo anno consecutivo di un posto fra le prime otto d’Europa: solo l’emergenza Covid-19 ferma la corsa delle azzurre, sancendo lo stop forzando alla competizione.

Nel settore giovanile la B1 conduce una buona stagione navigando nella zona di salvezza diretta, mentre quasi tutte le altre formazioni sono vertici dei rispettivi campionati.