Microfoni al d.g. Enrico Marchioni

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Sono rientrate nel primo pomeriggio da Apeldoorn le azzurre che ieri, agli ordini di Daniele Adami, sono uscite sconfitte per 3-1 dal match di andata degli ottavi di finale di Challenge Cup contro le olandesi dell’Alterno. A fare il punto, dopo la negativa trasferta nei Paesi Bassi, è il direttore generale Enrico Marchioni, che spiega così la partita di Apeldoorn: «Credo sia davvero un peccato il risultato finale. Ero e sono tutt’ora convinto che l’incontro si potesse tranquillamente vincere con la formazione schierata in Olanda. Nel bene e nel male, tuttavia, questa trasferta e questa sconfitta ci hanno fatto capire tante cose sulle quali rifletteremo nei prossimi giorni con i dirigenti e i componenti dello staff tecnico che non erano con noi».
 
Pur con ancora l’amaro in bocca per la sconfitta, il dirigente azzurro guarda alla gara di ritorno con fiducia: «Non nutro preoccupazioni riguardo il passaggio del turno, perché credo che il nostro tasso tecnico sia superiore a quello delle olandesi e, per quanto sia vero che non potremo commettere errori nella gara di ritorno, credo che il passaggio ai quarti sia ampiamente alla nostra portata. Il dispiacere, semmai, è per qualche atleta che non si è resa conto, evidentemente, della chance a disposizione e di quanto sarebbe stato bello archiviare gran parte della pratica “qualificazione” già nella gara d’andata».
 
Pur nella prova di squadra negativa, per Marchioni c’è una “nota di merito” da assegnare: «Non sta a me prendere determinate decisioni ma se toccasse a me non avrei dubbi a dire che Veronica Guidozzi (centrale del team di B1, ndr) si sia meritata un’altra chance sul campo».