Sport/Comitato 4.0; urgenti le misure di ristoro dopo i provvedimenti del governo Draghi sulle riduzioni degli afflussi degli spettatori
Roma, 30 dicembre 2021. Il Comitato 4.0, alla luce delle misure prese dal governo Draghi sulle misure di riduzione (i palazzetti al 35% e gli stadi al 50%) della capienza per gli spettatori, ribadisce la scelta che la salvaguardia della salute รจ il bene fondamentale nel nostro Paese. Da qui la scelta deve avere una conseguenza logica e coerente: andare verso lโobbligatorietร delle vaccinazioni. Sciocco e miope รจ chi afferma che sarebbe un diritto democratico garantire la non vaccinazione. Chi non si vaccina puรฒ farlo ma non puรฒ nuocere alla salute e alla libertร degli altri. Per gli atleti, in particolare gli atleti di alto profilo, non puรฒ essere consentita alcuna deroga.
La restrizione degli accessi ai palazzetti e agli stadi ha un riflesso negativo evidentissimo: i club che da due anni vivono una condizione di difficoltร finanziaria gravissima per gli effetti negativi causati dalla pandemia rischiano il tracollo perchรฉ da un lato vedranno ridursi gli incassi da botteghino – questa situazione sarร aggravata dal fatto che gli sponsor sottoscriveranno contratti in numero inferiore e con importi ridotti – e dallโaltro i club vedranno aumentare le spese per le misure di salvaguardia della salute con i relativi aumentati controlli sanitari.
Dal che si evidenzia, oggi, lโassurditร del mancato rifinanziamento della misura del credito di imposta sulle sponsorizzazioni. Il governo, anche in previsione, delle misure restrittive negli accessi degli spettatori, avrebbe dovuto capire lโinderogabilitร del rifinanziamento della misura.
Vi รจ da fare, a questo punto, una riflessione su questi due anni che abbiamo alle spalle e che solleviamo con forza al governo.
Pallavolo, basket, calcio nella pandemia e anche ora hanno seguitato a disputare partite assicurando ai propri tesserati il reddito e consentendo agli italiani momenti di svago. Mentre ciรฒ avveniva con notevoli riflessi negativi sulle finanze dei club, finanze che vengono assicurate da imprenditori privati che lo fanno a costo di sacrifici elevatissimi, agli stessi club non solo non venivano riconosciuti i giusti ristori ma gli stessi sono stati penalizzati rispetto ad analoghe attivitร produttive che, durante la pandemia, hanno chiuso le loro attivitร . I club sportivi hanno pagato due volte, meno incassi, meno sponsor e, per assurdo, meno ristori perchรฉ proseguivano le attivitร .
Ora, basta! Siamo irritati ed arrabbiati.
Abbiamo necessitร , ora e non domani, del rifinanziamento della misura relativa al credito di imposta, la diminuzione delle capienze nei palazzetti e negli stadi rende lโintervento urgentissimo ad horas; abbiamo necessitร di una misura che assicuri ristori , lo diciamo senza remore perchรฉ il tracollo รจ vicino, a fondo perduto per evidente e pesante contrazione dei ricavi e a ciรฒ si sono sommati i costi dovuti al fatto che le attivitร sono state mantenute aperte; delle rateizzazione dei rimborsi fiscali e contributivi in modo che lo Stato recuperi quanto dovuto e i club possano farlo, se ciรฒ non si verificasse i club rischiano il fallimento e lo Stato perderร quanto a lui dovuto e avrร meno posti di lavoro.
Infine, ma non di minore importanza, รจ lโassurda storia sui ristori per โi tamponiโ e le spese sanitarie.
Ad oggi, nulla ancora รจ arrivato nelle casse dei club. Su questa vicenda va posto il termine fine, va avanti da mesi: si proceda mandando quanto dovuto ai club, subito! Chiediamo al Presidente Draghi che il governo ci riceva, insieme alle nostre rispettive Federazioni e alle altre discipline sportive. Lo preghiamo di prestare attenzione al lavoro solerte del sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali.